Questo ci porta dritti anche nella parte peggiore, forse la meno preferita da me, di Android: che è la frammentazione. Questo sicuramente è una delle peggiori caratteristiche dei dispositivi Android oggi in circolazione. Basti pensare al fatto che oggi sul mercato ci sono letteralmente migliaia di dispositivi Android con versioni differenti dello stesso sistema operativo (in barba alla sicurezza).
Confrontateli con gli otto dispositivi iOS venduti. Questa è una differenza incredibile, che ha un enorme effetto negativo su una varietà di cose. Innanzitutto, i dispositivi iOS superano ogni volta quelli Android per sicurezza. Per quanto concerne le performance poi, il dispositivo iOS più economico, l’iPhone SE, è in realtà più veloce di uno dei dispositivi Android più costosi, il Galaxy S20 Ultra.

La colpa di questo divario è proprio la frammentazione; questo perché i produttori di chip (come Qualcomm) devono costruire un chipset unico, in grado di funzionare però su migliaia di dispositivi Android completamente diversi tra di loro.

Confrontandoli con quelli di Apple, che produce i propri chip personalizzati, ottimizzati per alimentare il proprio hardware personalizzato, che esegue il proprio sistema operativo anch’esso personalizzato. Questo è il più grande vantaggio che Apple ha, oggi, rispetto a quasi tutti i produttori di device con Android a bordo.
Apple ha pieno controllo dell’hardware, del software e dei chipset inclusi nei loro prodotti. Ciò significa che Apple può spremere molta più potenza dai loro processori rispetto a Samsung, Huawei o Google. Ed è per questo che i dispositivi Android devono avere più core di elaborazione o più RAM per girare bene, ma nonostante tutto restano lenti rispetto a molti dispositivi iOS più economici. Tutta questa potenza grezza non viene ottimizzata dall’hardware o dal sistema operativo perché Qualcomm, il produttore del chip, non è Samsung o Google (che fornisce il Sistema operativo Android).
Ma i vantaggi dell’approccio globale di Apple riguardo i loro prodotti non si fermano certo qui. Avete mai notato che ci sono molte più app di alta qualità, a basso costo, disponibili su iPhone o iPad rispetto agli smartphone Android oppure ai tablet Android vero? Questo perché gli sviluppatori preferiscono creare app per iOS piuttosto che per Android. Il motivo di questa predilezione è che gli sviluppatori hanno solo bisogno di ottimizzare le loro app per una manciata di iPhone e iPad, la maggior parte dei quali esegue una versione di iOS, piuttosto che assicurarsi che la loro app possa funzionare su migliaia di diversi prodotti Android che eseguono diverse versioni di Android moltiplicando righe di codice.
Inoltre, aspetto non marginale, gli sviluppatori fanno più soldi sulle vendite di app su iOS, probabilmente perché la pirateria è molto più difficile su una piattaforma chiusa, piuttosto che su una piattaforma open source come Android. Altro punto di forza di iOS sono gli aggiornamenti.

iPhone e iPad non solo ricevono i nuovi aggiornamenti su base regolare, ma gli aggiornamenti importanti sono anche disponibili sui dispositivi meno recenti. Le ultime versioni di iOS hanno supportato i dispositivi rilasciati cinque anni prima (dettaglio non piccolo). Se possedeste un dispositivo Android, sareste già fortunati se continuasse a ricevere gli aggiornamenti dopo due anni. E questo è davvero un grosso problema per i clienti che spendono almeno mille euro per un nuovo smartphone. Decidere tra un dispositivo che sarà supportato per due anni (al massimo) oppure per uno che ne offre cinque? Non è una scelta difficile per la maggior parte delle persone, anche per quelle dall’animo nerd…

